L’Abbazia di Vescovio è una chiesa rurale in comune di Torri in Sabina che rappresentò dal V Secolo la sede della Diocesi di Sabina,

Abbazia di S. Maria in Vescovio
Abbazia di S. Maria in Vescovio
Forum Novum
Forum Novum
Antico acquedotto romano
Antico acquedotto romano
Sprazzi di luce dei fondovalle collinari
Sprazzi di luce dei fondovalle collinari
Il verde della Sabina
Il verde della Sabina
Casperia in avvicinamento
Casperia in avvicinamento
Abbeveratoio
Abbeveratoio
Campagna a mosaico vicino a Casperia
Campagna a mosaico vicino a Casperia
Casale con torre colombaia
Casale con torre colombaia
Ulivi e pascolo
Ulivi e pascolo
Ulivi e pascolo
Ulivi e pascolo
Girasoli
Girasoli
Casperia
Casperia
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si trattò quindi di un centro di potere fondamentale per la Camera Apostolica, l'organo di governo del Papa, che tentava di ricostruirsi un proprio “impero” dopo la fine di quello romano. Non a caso questo luogo era già strategico in epoca romana: fu sito della città/mercato di Forum Novum, della quale rimangono le rovine nel piazzale antistante la chiesa. Essa fu fulcro delle attività rurali e commerciali della Sabina. Dal piazzale della chiesa si può proseguire incuneandosi tra le colline in una stretta valle che conduce a Casperia in mezzo ad un mosaico intricato di ultiveti, campi e vigneti, visitando il meravigliosamente unico centro storico di Casperia, uno dei borghi più belli ed eleganti d’Italia, si compirà un salto in avanti di più di mille anni. Il paesaggio di questi borghi, già solo con la loro posizione, ci racconta della società conflittuale del medioevo, dove le genti erano frammentate in minuscole comunità arroccate, ognuna con il proprio castello sulla cima delle alture naturalmente fortificate.

Intorno a Casperia nel raggio di meno di 2 km vi erano ben 3 castelli! Ma solo quello di Casperia che originariamente si chiamava Aspra, proprio per sottolineare il suo inavvicinabile arroccamento, riusci a sopravvivere alla storia. E oggi riesce, semplicemente con la sua forma, a ricordarcela ancora. Da qui, sempre in un mosaico di uliveti e campi, dei quali noteremo la ricchezza in termini di varietà di vegetazione e fauna, riprenderemo la via per Vescovio rievocando i percorsi dei mercanti che trasportavano le loro derrate nella Città Mercato

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